
Gli scavi di Ieri e di oggi
Gli scavi del Principe Alberto I
Nel 1883, il Principe Alberto I prosegue le ricerche iniziate da suo nonno Florestano I nelle grotte di Grimaldi (Balzi Rossi, Liguria, Italia). La Barma Grande è parzialmente scavata, ma a partire dal 1895 diversi siti diventano oggetto di ricerche più organizzate, in particolare le grotte del Principe, dei Fanciulli, del Cavillon e il riparo Lorenzi.
Nel 1900 e nel 1901, il Principe fece scavare gli importanti depositi che ancora rimanevano nella grotta degli Enfants (nonostante scavi precedenti, rimangono ancora quasi 8 metri di sedimenti). Lo scavo metodico, diretto dal canonico Léonce de Villeneuve, dà rapidamente i suoi frutti. Viene subito scoperta una prima sepoltura in cima al deposito: lo scheletro di una donna di bassa statura datato al Mesolitico. Proseguendo con lo scavo, effettuato per strati orizzontali successivi, è stato possibile documentare la stratigrafia dell'intero deposito. Vari metri al di sotto del primo individuo, vengono messe in evidenza due nuove sepolture: un soggetto maschile di alta statura disteso sulla schiena con le braccia ripiegate sul petto e una sepoltura doppia contenente i corpi di una donna anziana e di un adolescente. Queste scoperte, effettuate in un contesto stratigrafico ben documentato, mettono fine alla polemica sull’antichità delle sepolture.
Gli scavi di Léonce de Villeneuve
Il primo direttore del Museo di Antropologia Preistorica, nominato dal Principe, fu il canonico Léonce de Villeneuve.
Ha diretto scavi ai Balzi Rossi (Liguria, Italia) e anche a Monaco (grotta dell'Osservatorio, delle Spélugues, Saint-Martin, dei Bas-Moulins).
Gli scavi di Louis Barral
Dal 1940 al 1960, Louis Barral è conservatore del Museo di Antropologia Preistorica di Monaco.
Artefice dell’allestimento per la visita alla grotta dell’Osservatorio (Giardino esotico), presenta già nel 1948 il progetto del nuovo Museo di Antropologia Preistorica di Monaco. Costruito vicino al Giardino Esotico, l’istituzione doveva rispondere alle esigenze della museografia moderna e della ricerca scientifica. Così lo voleva il Principe Ranieri III, desideroso di proseguire l’opera iniziata dal suo antenato il Principe Alberto I. Nel 1953 iniziarono i lavori di costruzione secondo i piani dell’architetto Louis Rué. L’allestimento e l’apertura al pubblico avvennero tra il 1958 e il 1959. L’inaugurazione ufficiale si tenne il 20 novembre 1960.
Uomo di campo, Louis Barral intraprende numerosi cantieri di scavo a Monaco, in Francia e in Italia. Tra questi siti, si ricordano la grotta Barriera (La Turbie), le grotte Repaire (Roquebrune-Cap-Martin), Rastel (Peillon), il riparo Pendimoun (Castellar), le grotte di Saint-Benoît e Pertus II (regione di Annot, A.-H.-P.) e la grotta de la Madeleine (Villeneuve-les-Maguelonne, Hérault).
Gli scavi di Suzanne Simone
Suzanne Simone è stata conservatrice del Museo di Antropologia Preistorica di Monaco dal 1975 al 2003.
Ha diretto numerosi cantieri di scavo a Monaco, in Francia e in Italia: la grotta del Principe (Liguria, Italia), Aldène (Hérault), Venosa (Basilicata, Italia), Colombo (Liguria, Italia), l’Osservatorio (Monaco), l’Herm (Ariège).
Gli scavi di oggi
E. Rossoni-Notter, O. Notter, S. Simone e collaboratori.
Gli scavi sono ripresi nella grotta dell’Osservatorio (Paleolitico), ma per la prima volta è stato anche avviato un ampio programma di scavi preventivi e di salvataggio. All’interno del Principato, l’équipe del M.A.P. interviene molto frequentemente, in parallelo alle prospezioni.
E se scavassi anche tu? Unisciti al team del Museo per formazioni e conferenze all'interno dell’Associazione Monegasca di Preistoria.